A differenza delle stanze di un classico museo, esse si possono trovare all’aperto e spesso non vi è differenza tra luogo ed opera d’arte. Possono essere permanenti o temporanee, ospitare eventi di ogni tipo. Ciò che vogliamo valorizzare e far conoscere è la nostra natura, il nostro territorio, la nostra storia e la nostra cultura. Ed ecco, allora, che l’ambiente e l’opera si fondono nel fiume, nei vicoli e nelle corti, nei campi e nelle cascine.
Cultura, natura, riti e tradizioni, segni identitari fatti di storie, sapori, profumi, colori, suoni, attraverso esperienze di arte, gioco, teatro, musica danza, meditazione, diventano ciò che abita le “stanze” e dà voce al racconto del fiume: un fiume che racconta ciò che ospita e ciò che è ospitato che racconta il fiume.
Ma non è tutto. COME FIUME CHE SCORRE è un museo vivo e a cielo aperto, occasione di riconnessione tra questi luoghi e le comunità locali che partecipano ad un nuovo racconto collettivo del fiume e della sua gente.
Abbiamo individuato tre tipi di stanze e abbiamo iniziato ad abitarle con il Festival TERRAFIUME nel 2022.
Il fascino è forse in quel loro continuo passare rimanendo immutati, in quell’andarsene restando, in quel loro essere una sorta di rappresentazione fisica della storia, che è, in quanto passa. I fiumi sono la Storia.
—Tiziano Terzani
Adoro i vicoli dei paesi. Mi piace il loro tempo e le loro storie strette. L’odore improvviso negli angoli e occhi che ti guardano di nascosto dalle finestre.
—Fabrizio Caramagna
Per continuare a fare cinema ho bisogno di vivere la mia vita, entrare nei musei, passeggiare in campagna.
—Eric Rohmer
A differenza delle stanze di un classico museo, esse si possono trovare all’aperto e spesso non vi è differenza tra luogo ed opera d’arte. Possono essere permanenti o temporanee, ospitare eventi di ogni tipo. Ciò che vogliamo valorizzare e far conoscere è la nostra natura, il nostro territorio, la nostra storia e la nostra cultura. Ed ecco, allora, che l’ambiente e l’opera si fondono nel fiume, nei vicoli e nelle corti, nei campi e nelle cascine.
Cultura, natura, riti e tradizioni, segni identitari fatti di storie, sapori, profumi, colori, suoni, attraverso esperienze di arte, gioco, teatro, musica danza, meditazione, diventano ciò che abita le “stanze” e dà voce al racconto del fiume: un fiume che racconta ciò che ospita e ciò che è ospitato che racconta il fiume.
Ma non è tutto. COME FIUME CHE SCORRE è un museo vivo e a cielo aperto, occasione di riconnessione tra questi luoghi e le comunità locali che partecipano ad un nuovo racconto collettivo del fiume e della sua gente.
Abbiamo individuato tre tipi di stanze e abbiamo iniziato ad abitarle con il Festival TERRAFIUME nel 2022.
Il fascino è forse in quel loro continuo passare rimanendo immutati, in quell’andarsene restando, in quel loro essere una sorta di rappresentazione fisica della storia, che è, in quanto passa. I fiumi sono la Storia.
—Tiziano Terzani
Adoro i vicoli dei paesi. Mi piace il loro tempo e le loro storie strette. L’odore improvviso negli angoli e occhi che ti guardano di nascosto dalle finestre.
—Fabrizio Caramagna
Per continuare a fare cinema ho bisogno di vivere la mia vita, entrare nei musei, passeggiare in campagna.
—Eric Rohmer
COME FIUME CHE SCORRE
via Sant’Alberto 27
Rivolta d’Adda
P.IVA / C.F. 91040130196
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